venerdì 14 ottobre 2016

I cristalli della discordia (Skylanders imaginators, primo impatto)

Cinque mesi.
Chi vuole capire, capisca.

Scrivo questo breve articolo perché oggi, 14 ottobre 2016, è uscito Skylaners Imaginators e per la prima volta nella mia personale storia con questa saga ho preordinato il gioco, complice anche l'omaggio del personaggio di Kaos insieme al mio bellissimo starter pack di Crash Bandicoot.

Dove sorgono i problemi, allora? Nel gameplay?
No, ovviamente no, è sempre uguale e divertente.
Nella grafica?
Nono, anzi, ogni anno è sempre più curata e accattivante.
Nel sonoro?
Nah, tolto un doppiaggio (come sempre) non perfettamente allineato il sonoro è eccellente.

Il problema nasce quando la novità di questo capitolo, ovvero i cristalli che permettono a noi videogiocatori compulsivi di creare un nostro personaggio da usare nel gioco.
Perché questo rappresenterebbe un problema? Perché per creare un personaggio serve un cristallo. Un cristallo, a quanto pare ma appena riaccendo la ps4 cerco conferma, non riutilizzabile per la creazione di un secondo personaggio. In poche parole: quello che crei nel tuo cristallo appena tirato fuori dalla scatola poi te lo tieni in eterno, non potendo più cambiare la classe della tua creazione.
Ergo, ogni 9 euro si può sbloccare una classe e se tu, malauguratamente, dovessi sbagliare a selezionarla sarebbero soldoni buttati nel cesso.
Ergo, non contando il cristallo in regalo nel pack base, altri 81 euro solo per poter sbloccare tutte le classi, mettendone una per elemento, moltiplicando il discorso per dieci volte in caso si volesse un personaggio di ogni classe per ogni elemento.
A questo vanno aggiunti i sensei aka i nuovi skylanders, più esigui nel numero ("solo" una trentina) ma non nel prezzo (17 palanche), che sbloccheranno abilità per i personaggi da noi creati in base alla loro "classe" di appartenenza (tipo Crash, un sensei picchiatore, potenzierà i picchiatori).
Soldi su soldi, questa volta come non mai.
Ma se apprezzo il discorso sensei, in quanto sono Skylanders come i soliti, quello dei cristalli non mi va proprio giù. Lo trovo irrispettoso nei confronti di chiunque abbia un cervello funzionante non dare la possibilità di creare più personaggi di uno stesso elemento sullo stesso cristallo.
Almeno due, non dico dieci, ma due...

Detto questo, quindi, comprerò altri cristalli per creare altri fantastici brutti personaggi?
Si.

mercoledì 18 maggio 2016

"Captain America: Civil war" e le grosse delusioni della vita

Premessa: il film non è brutto. Dire che sia brutto in generale sarebbe sbagliato in quanto, credo, dal punto di vista formale è abbastanza bello.
Dire che questo film sia il punto più alto mai toccato dal MCU è, invece, una gloriosa, biblica, epica presa per il culo.

mercoledì 11 maggio 2016

Infinito, non eterno

Ero indeciso se scrivere o no questa cosa sul blog, davvero.
Una notizia che per molti non sarà nemmeno una notizia ma che, per me, è stata come la fine di una lunga amicizia, durata tre anni (ok, non troppo lunga in effetti).
Disney Infinity, dopo le prossime due espansioni, cesserà di esistere.

domenica 10 aprile 2016

Il momento di consapevolezza

Vi è un momento, nella vita di ogni essere umano, in cui ci si sente come risvegliare dal sonno da un avvenimento particolare. Può essere l'incontro con una persona, può essere la scoperta di una propria passione, può essere la scoperta di qualcosa fino a quel momento sconosciuto.
A me successe con i fumetti.
Dove i videogiochi mi colpirono circa all'età di tre anni e quindi, di conseguenza, non ho memoria della mia vita PRIMA di prendere un pad in mano (non lo sto dicendo per fare il vissuto, sono serissimo), mi ricordo bene come fosse la mia vita prima di iniziare a leggere fumetti e come sia diventata dopo.
Iniziando da "Ultimate fantastic four 7" di non ricordo quando, ma credo fosse il 2004, arrivai a seguire uno sproposito di serie mensili diverse, tutte relegate all'universo Marvel.
Sta come non sta, mi avvicinai alla DC solo moltissimi anni dopo, nel 2012, grazie al lancio in italia della sua nuova iniziativa editoriale "new 52" che, tra alti e bassi, ha contribuito a far avvicinare una nuova generazione di lettori a storie ormai relegate da troppo tempo in albi le cui numerazioni superavano abbondantemente il centinaio di numeri.
Un idillio che mi ha portato ad innamorarmi alla follia di Superman, facendomi apprezzare quel meenchione di Batman e che, tutto sommato, mi ha divertito come poche altre volte un fumetto era riuscito a fare prima.
Fino al patatrac.

giovedì 3 marzo 2016

Howard il papero: ma che quackio...?! (recensione)

Io ve lo giuro, VE LO GIURO, volevo chiudere il blog tipo due giorni fa.
Perché si, non sto più scrivendo, non ho più creatività per scrivere anche solo recensioni demmerda di fumetti o altro (infatti se vedete sto parlando in maniera così poco elegante che mi prenderei a schiaffi da solo) e, in generale, questo blog ormai è la pagina "RIP in pace" della mia vita più recente.
Poi ho letto "Howard The Duck: Ma che quackio?!"