mercoledì 7 novembre 2012

Tempo di punizione! no aspetta.

Cioè, ma quanto sono simpatico a dare quel titolo? Eh? No?
Oh, tristezza.
Stasera, preso dalla noia più nera, ho deciso di ritornare a parlare di un personaggio in particolare dei fumetti: Frank Castle. Esatto, stasera parlo del Punitore.
Premessa: io sono un fan sfegatato del Punisher, comprerei qualsiasi merdata con il suo nome sopra (coff coff...Punisher noir....), ma non ho assolutamente letto tutto ciò che lo riguarda.
Non ho mai letto "La resurrezione di 'ma Gnucci", non ho mai letto la seconda parte di Barracuda (intendo, quando muore sul serio, dopo la sua miniserie), non mi sono mai letto "Born" o altre letture fondamentali del personaggio, eppure sono ugualmente un suo grande fan. Ho seguito tutta la serie "War journal", dal post-Civil War (con il costume di cap, Frank era davvero fighissimo), attraverso World War Hulk, fino ad arrivare tipo a Secret Invasion, che non mi ha soddisfatto più di tanto, complice anche un disegnatore, a mio avviso, non all'altezza del personaggio. Ho preso il 100% marvel "Fratellanza", volume abbastanza bruttino e misteriosamente esauritissimo nella prima edizione (e io HO la prima edizione). Poi, un pomeriggio, la svolta. In edicola vedo un fumetto chiamato "Devil e i cavalieri marvel". Cazzo, i miei personaggi preferiti sono tutti cavalieri marvel, cap a parte. In copertina c'è Punisher. Bava, convulsioni, tiro fuori i soldi. Attraverso la strada, vedo un altro numero di Devil, con in copertina il diavolo rosso, il mio cervello pensa "Ehy, il secondo numero!", lo prendo. Il numero si rivela lo stesso, ma questa storia appartiene alla mia introduzione forzata nel concetto di "variant", ne parlerò prima o poi. Comunque, ora come ora, Devil e i cavalieri marvel è la serie che seguo con più gusto, seguita a ruota da Superman. In un solo fumetto mi becco Devil (<3 <3 <3), Punisher (<3 <3) e Ghost Rider (muori, Nicholas Cage). Così, mi torna la passione per il povero psicopatico reduce del Vietnam a cui hanno sterminato la famiglia davanti agli occhi. Scusatemi eh, ma se io tornassi a casa dopo la guerra del Vietnam, dopo aver rischiato la vita per anni, dopo tutti gli orrori visti, giusto in tempo per far ammazzare la mia famiglia, non sarei contento come a natale.Cioè, nel senso, un giramento di coglione è normale, che poi quel giramento si trasformi in un cocente desiderio di sterminare la feccia umana è un altro discorso. Dopo quel numero, ricomincio a ricomprare fumetti e, guardando bene, i volumi del Punitore presi dopo quel momento sono numerosi: "Madre Russia", "Mondo alla rovescia", "Barracuda", solo per citarne alcuni. Eppure, dopo tanti anni di lettura, trovo le sue storie ancora fresche. Cioè, sono vecchie, ok, ma sono fresche. Quel fresco, amorevole vecchiume rassicurante. La nuova serie, dialoghi a parte, è molto bella secondo me: è violenta, non è esagerata e Checchetto disegna in un modo troppo godurioso. Unica pecca, come ho appena accennato, sono i dialoghi: il primo numero, per fare un esempio, scorre praticamente senza che nessuna parola venga detta, giusto qualche frase idiota sparata dai falliti che moriranno di li a poco.
Tutto questo articolo, quindi, a che mi è servito?
A niente. Solo a ricordarmi che i bei personaggi rimangono tali anche dopo anni, anche dopo tante storie, anche dopo film indegni (sebbene il primo film lo ami, effettivamente è brutto. Il secondo invece è penoso e basta) e dopo autori non all'altezza del compito. Per questo amo Punisher, per questo è stato il mio primo supereroe.
Sebbene abbia legnato Devil.
Ah si, mi sono dimenticato: a breve il Punitore entrerà in guerra con l'intero universo marvel, finalmente deciso a fermarlo. La serie sarà "Punisher: war zone", e probabilmente mi causerà un numero imprecisato di infartini.


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