Vi è un momento, nella vita di ogni essere umano, in cui ci si sente come risvegliare dal sonno da un avvenimento particolare. Può essere l'incontro con una persona, può essere la scoperta di una propria passione, può essere la scoperta di qualcosa fino a quel momento sconosciuto.
A me successe con i fumetti.
Dove i videogiochi mi colpirono circa all'età di tre anni e quindi, di conseguenza, non ho memoria della mia vita PRIMA di prendere un pad in mano (non lo sto dicendo per fare il vissuto, sono serissimo), mi ricordo bene come fosse la mia vita prima di iniziare a leggere fumetti e come sia diventata dopo.
Iniziando da "Ultimate fantastic four 7" di non ricordo quando, ma credo fosse il 2004, arrivai a seguire uno sproposito di serie mensili diverse, tutte relegate all'universo Marvel.
Sta come non sta, mi avvicinai alla DC solo moltissimi anni dopo, nel 2012, grazie al lancio in italia della sua nuova iniziativa editoriale "new 52" che, tra alti e bassi, ha contribuito a far avvicinare una nuova generazione di lettori a storie ormai relegate da troppo tempo in albi le cui numerazioni superavano abbondantemente il centinaio di numeri.
Un idillio che mi ha portato ad innamorarmi alla follia di Superman, facendomi apprezzare quel meenchione di Batman e che, tutto sommato, mi ha divertito come poche altre volte un fumetto era riuscito a fare prima.
Fino al patatrac.