lunedì 25 agosto 2014

Marvel omnibus: Prezzo alto=Qualità?

Da bravo lettore di fumetti, mi sono trovato davanti a varie edizioni degli stessi. Vari modi di confezionare i prodotti che tanto amo.
Spillati, migliori amici del lettore di fumetti medio, che affollano le edicole.
Brossurati da edicola, spesso contenenti merda venduta sovrapprezzo (tipo tutte le fottute miniserie che la Marvel ci spara di continuo), ma anche contenitore di piccoli gioielli (come la nuova serie a fumetti delle tartarughe ninja).
Brossurati da fumetteria, come i vari 100% Marvel o i 100% RW (che non si chiamano così, ma vabbé) che contengono serie che potrebbero TRANQUILLAMENTE essere contenute in un mensile (vedi: terra due, cappuccio rossio e i fuorilegge e catwoman) e invece no in quanto la RW vuole succhiarci fino all'ultimo centesimo e quindi pacche sulle spalle.
Quelli con rilegatura, copertina rigida e tutti i cazzi e mazzi del mondo, venduti solitamente a un rene e mezzo.
Proprio da questi nasce la mia riflessione odierna.
Mio fratello, ieri, mi ha portato un Marvel Omnibus. Il primo della mia vita.
Questo, per la precisione:

giovedì 21 agosto 2014

Grazie, Robin.

Sono ufficialmente passati dieci giorni da quel momento. Da quando una delle figure di riferimento della mia infanzia, Robin Williams, ha deciso che per lui era probabilmente troppo. Non riesco ancora bene a capacitarmene, nessuno ci riesce. Quando vedevo i suoi film, era come se vedessi mio zio recitare in una fiaba che mi aveva raccontato mille volte. Jumanji, Hook, L'uomo Bicentenario, Mrs. Doubtfire, passando per film come Toys o Flubber: tutte parti della mia vita. I primi due, soprattutto, rientrano pienamente nei film che ho visto più volte nella mia vita. La videocassetta di Jumanji penso di averla consumata, quella di Hook la mettevo nel videoregistratore tutti i giorni e me la guardavo in continuazione. Non so bene cosa dire, ma so che volevo scrivere queste righe da giorni, senza trovare bene un modo per ordinare tutto.
Jumanji. Quel film mi piacque molto già dalla prima volta poiché, oltre al concetto di base che reputo tuttora interessantissimo, Williams riusciva a interpretare un ragazzino di quattordici anni dentro al corpo di un quarantenne (più o meno, non ricordo quanti anni avesse ai tempi) facendolo sembrare realistico e assolutamente naturale. In più, come diceva il signor Parrish, "un avversario prima o poi va affrontato". Robin, in effetti, penso lo abbia affrontato. Perdendo. Forse non si sentiva abbastanza forte, forse pensava non ci fosse via di uscita, forse voleva andarsene prima di essere visto solo come un povero invalido. Non lo so. Non sono mai entrato nella sua testa e, anche potendo, ormai è tardi.
Hook, capitan Uncino. Ancora oggi uno dei miei film preferiti. Non è un film perfetto, assolutamente, e ha dei momenti un po' buttati li (la morte di Rufio in primis. Povero Rufio), ma ha calato Robin nei panni del bambino che non voleva crescere mai e lui ci si è adattato come se fosse nato per farlo. Non nascondo che, ancora oggi, ogni volta che vedo la prima scena di volo mi commuovo discretamente. Uno di quel film che ti rimane dentro, che ci rimane dentro a tutti noi, bambini in quegli anni.
Bambini cresciuti vedendo il suo sorriso gentile, abituati a vederlo in qualche film all'anno, bambini che riguardano i suoi vecchi classici e si emozionano ancora. Bambini che hanno avuto la fortuna di vivere negli stessi anni di un grande, grande attore.
È stato un gran bel gioco, Robin.
Bangerang.

lunedì 11 agosto 2014

(A caso), primo episodio: notti estive

Sono le 2.01 di notte. Non so voi, ma io personalmente Adoro questo momento della giornata.
Quando tutto si ferma.
Quando il mondo si riposa e tu sei qui, in silenzio, che pensi.
Non è forse una strana estate? Non sembra quasi di aspettare qualcosa? Ma cosa?
Istintivamente vi direi "i prossimi film e i prossimi videogiochi, oltre ai fumetti", e sarebbe in parte vero.
Ma non solo. Probabilmente solo a me capita, ma mi sento costantemente come se stessi aspettando qualcosa di misterioso. So di aspettare qualcosa. Non so cosa in particolare, ma qualcosa.
Ah, l'estate, quel magico periodo in cui ci sentiamo in grado di fare tutto, ci sentiamo liberi di vivere, per poi ridurci spesso a non fare nulla proprio a causa del fatto che "c'è ancora tempo".
C'è sempre "ancora tempo", ma lo sfrutteremo veramente? Vivere aspettando qualcosa, i fumetti del mese successivo, i videogiochi che usciranno da qui a sei mesi, i film che sono praticamente dietro l'angolo, tipo BATMAN SUPERMAN CHE ESCE TRA SOLO DUE ANNI MANNAGGIA A TE DC COMICS, non è forse godersi tutto a metà?
Scusate, la malinconia notturna si fa sentire, ma è per questo che ho deciso di aprire questa nuova, inconcludente rubrica: (A caso), nome preso da una pagina di facebook, non lo nascondo affatto, che penso rispecchi effettivamente tutto ciò che voglio buttare qui dentro.
Perché ok si, è un blog di fumetti, è un blog in cui solitamente parlo di cose che mi sono piaciute, che non mi sono piaciute (anche se in effetti molto più raramente di quanto non avessi inizialmente programmato) e anche di persone che non sopporto, ma è un blog. Il mio blog.
E voi, pochissimi ma agguerriti, siete i miei lettori. E vorrei davvero darvi non solo vuote "parolacce" verso il fumetto brutto del mese, o il film deludente, e non voglio nemmeno darvi solo una lista di complimenti al nuovo film marvel o alla nuova, bellissima graphic novel appena uscita.
Sprazzi di vita, e voi ne siete protagonisti.
Mi piacerebbe sapere, insomma, come vivete voi le notti estive. Quando si torna a casa dopo una serata di baldorie, quando si da la buonanotte alla fiamma più recente, quando ci si ritrova da soli, liberi di fare ciò che più ci piace: voi cosa fate?
Dormite? Vi invidio, io soffro di insonnia da quando ho 10 anni.
Giocate ai videogiochi? Bene, quali? Sono alla disperata ricerca di qualcosa a cui giocare, già che mi sono appena reso conto che, a me, "Dragon's Dogma" non piace. Tipo zero.
Guardate film? Idem come sopra, mi serve roba nuova.
Insomma, come riempite le vostre notti di veglia estiva? Liberi di commentare, sarò ben lieto di leggere.
Ci rivediamo al prossimo articolo, che segnerà anche la fine di questo prolungato periodo di inattività (sebbene i lettori fissi sappiano benissimo che non sono mai stato regolare nello scrivere. ANZI.) e che cercherò di rendere più frizzante del solito.
Perché ok, il blog ha due anni e lo aggiorno poco, ma mi rifiuto di abbandonarlo in quanto parte di me.
Un saluto a tutti e buone estate, grifoncini.
VI LASCIO IN ALLEGATO QUESTA BELLA IMMAGINE PER ALIMENTARE L'HYPE