lunedì 17 novembre 2014

X-men: basta umani. La recensione, circa.

La storia è: dovevo scrivere robe nelle ultime settimane ma, causa esame che si avvicinava, non l'ho più fatto. La storia continua con me medesimo davanti al pc, fissando lo schermo, con il cervello totalmente svuotato e senza ricordarmi cosa dovessi scrivere. Ergo, chiudo tutto e faccio altro, vado avanti nella vita. Più o meno.
Ora sono qui e, dopo un attimo di smarrimento, mi è tornato in mente di cosa dovessi parlare. Che voi ridete, ma non lo dico per dire qualcosa: sono stato veramente li a rileggermi i vecchi articoli sperando di aver lasciato qualche indizio sparso qui e la. Ora ci sono, possiamo partire.
"X-men: basta umani".
Andiamo.

"X-men: no more humans" è la terza della nuova serie di graphic novel Marvel (della prima graphic novel di questa serie ne parlai tipo QUI) e attinge a piene mani dagli avvenimenti degli scorsi mesi che si sono susseguiti sulle varie testate mutanti.
Volendo essere precisi-precisi: la battaglia dell'atomo.
Quel crossover così bello e importante che mi sono rifiutato di parlarne sul blog perché non sapevo nemmeno cosa dire.
Quel crossover così intrigante che ogni numero era all'insegna di uno "sticazzi" grande quanto la testa di Hector Hammond (cito un personaggio DC in un articolo riguardante una graphic novel Marvel, eresia!) e che si risolveva con un nulla di fatto.
Ecco, questa graphic novel si riallaccia alla trama lasciata aperta alla fine dell'evento, sebbene non si riesca a collocare precisamente a livello temporale.
Nel senso: ok, è dopo la battaglia dell'atomo, è dopo il ritorno di Nightcrawler, ma allo stesso tempo è prima che uno dei nuovi mutanti di Ciclope abbandoni la squadra, ma contemporaneamente DOPO all'abbandono della stessa squadra da parte di Magneto...cioè ok, a voi può sembrare roba da poco, ma seguendo una testata degli X-men il caos che si genera ha dell'incredibile. Non oso immaginare se leggessi le altre, probabilmente si sommerebbero queste incongruenze. Tralasciamo.

LA TRAMA
Dall'oggi al domani, tutti gli umani spariscono dalla faccia della terra, lasciando solo i mutanti sul pianeta. Gli X-men, che non sono così senza cuore come vorrebbero i nemici dei mutanti, cercano di risolvere la questione trovandosi faccia a faccia con un nemico che pensavano scomparso o finito chissà dove: Raze, il figlio di Wolverine e Mistica proveniente da una dimensione parallela, già visto nella sopra citata "Battaglia dell'atomo".


LE CONSIDERAZIONI
Personalmente, iniziai ad aspettare questo volume fin da quando lessi la notizia riguardante la sua uscita su IGN, totalmente a caso, Per cui, mi aspettavo qualcosa di...più. Cioè, non dico sia brutto, ma non è come mi aspettassi. Lo scrittore è Mike Carey, con alle spalle già numerosissimi numeri relativi alle testate mutanti (più svariati numeri di Ultimate Fantastic Four, che mi perseguita come la peste), mentre ai disegni c'è Salvador Larroca, su cui mi informai già qualche mese fa per motivi che non sono mai riuscito a ricordare. Comunque fa un bel lavoro, salvo qualche tavola in cui i personaggi femminili (mi vengono in mente, su tutte, Emma e Kitty) sembrano avere due blocchi di marmo al posto delle minne.


I pro: Beh, sicuramente rivedere gli X-men tutti insieme, con i gruppi di Ciclope e Wolverine che si aiutano come ai vecchi tempi, non può che farci piacere. Ok, c'è sempre quel velato disprezzo di Logan nei confronti di Scott, ma tutti gli altri si vogliono bene e a noi va bene così. Ci sono poi numerosissimi mutanti che partecipano attivamente alla storia, senza limitarsi ad un classico "I due leader fanno tutto mentre gli altri stanno a guardare e fungono come carne da macello". Inoltre, il finale SEMBREREBBE aver chiuso una parentesi che era rimasta aperta con la fine del crossover già citato.

I contro: Eh, dicevo, SEMBREREBBE: si perché non mi basta che mi dicano "ah guarda, il cattivo ha fatto una brutta fine, tutti si è sistemato, tutti sono contenti" per mettere a tacere la mia voce da nerd lamentoso. La storia finisce con una frase che suona tipo "quello che avete visto non verrà mai più citato da nessuno e nelle prossime storie nessuno ne farà riferimento", facendoci domandare se abbia avuto senso spendere 16 cartelle per una storia che ok, risulta molto gradevole da leggere, ma sembra quasi slegata da tutta la continuity Marvel? In più, se tutto il mondo sta andando a ramengo, perché diavolo Bestia (l'Hank Mccoy vecchio, non quello giovane venuto dal passato. Si, è contorto, lo so) si ferma ancora a dire "eh, questo non è etico, questo nemmeno, questo neppure..."
IL TUO PIANETA SI È SVUOTATO, CHE CAZZO TI METTI A FARE DISCORSI SULL'ETICA. COGLIONE.

Per cui. Voto finale: 7.5/10
Bei disegni, storia godibile (se si è disposti a mandare giù i vari punti d'ombra della narrazione) penalizzata però da un finale abbastanza inconsistente e non all'altezza delle aspettative, per quella che doveva essere la conclusione di un evento di merda.
Condividete, commentate, mipiacciate, solito.
Shaortatzee a tutti!

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