venerdì 12 aprile 2013

Piccole perle play 2: Sly Cooper (il primo)

Giusto per rimanere in tema con il gioco, mi vergogno come un ladro (hohohoho) a non avere mai giocato questo gioco prima. Però, sapete come funziona quando si è piccoli, se un gioco non attrae graficamente non lo si gioca nemmeno. Nel caso di Sly, le cose sono state leggermente diverse: non mi piaceva il protagonista. Non il gioco e nemmeno la grafica, ma i procioni mi piacciono solo se sono cicciosi e morbidi, mentre Sly è un procione secco secco che sembra più un cane della disney. Così non lo comprai mai. Per poi pentirmene, perché appena lessi la recensione di Sly 2 scoprii che il protagonista non era più solo uno, ma ben tre!
Di cui uno è una tartaruga, e a me in generale le tartarughe piacciono. Sindrome da Blastoise, direbbe qualcuno, e chi sono io per negarlo? Comunque, non avendo ancora una vera paghetta ai tempi, non mi sono mai potuto procurare il primo e il secondo capitolo. All'uscita del terzo, continuai a mangiarmi le mani, ma mi passò presto, finché...

Finché non ho giocato a "playstation battle royal", il gioco stile smashbros con i personaggi che hanno fatto la storia della playstation. Che poi, divago un attimo, storia della playstation le mie palle. Hanno messo il Dante del nuovo DMC e non il classico con i capelli bianchi, hanno messo un Big Daddy sebbene Bioshock sia multipiattaforma, non hanno inserito Crash Bandicoot e Spyro the dragon. Però hanno messo Jak (e Dexter), Ratchet (e Clank) e....Sly Cooper. Vederlo ha riacceso in me i ricordi e, ovviamente, da compratore compulsivo quale sono mi sono messo a cercare la collection uscita per play 3 qualche tempo fa. Non ricordavo quanto, poi ho scoperto che la suddetta collection è uscita tre anni fa. Ed è introvabile. Così, armato di pazienza, mi sono messo a cercarla tra le cataste di giochi usati del gamestop della mia città e sono riuscito a trovarla. Finita l'introduzione, Sly è nelle mie mani, posso finalmente giocarci, il cerchio si è chiuso.
Sipario. Applausi.
No dai, scherzo, sapete che devo mettermi a fare per forza un discorso su quanto questo gioco mi sia piaciuto e finire per dare opinioni di cui a nessuno interessa nulla. Ma io scrivo e voi leggete senza spendere nulla, quindi il nostro rapporto va avanti.
Il primo gioco non è invecchiato particolarmente male, dal punto di vista estetico. Ok, è stato rimasterizzato in HD, ma le differenze non si notano molto. Ciò che si nota, è come questo gioco appartenga a una categoria defunta ormai da anni e che non attira più come una volta, ovvero quella dei platform su binari, stile Crash Bandicoot. Non ho giocato tutti i giochi usciti negli ultimi anni, quindi non mi elevo a esperto assoluto sull'argomento, ma non vedevo un gioco così da anni. E non l'ho visto tutt'ora, visto che è un gioco del 2005.
Le meccaniche sono esattamente quelle di Crash, con livelli strutturati a corridoio con tutti i collezionabili in bella vista praticamente impossibili da mancare e con il sistema del "un colpo=una morte" che negli anni ci ha portato ad odiare Metal Slug. Ovviamente, per quest'ultimo punto c'è l'equivalente della maschera di Crash (che era Aku Aku. Papu Papu era il ciccione, mi sembra), rappresentato da un ferro di cavallo che salterà una volta subito un colpo. Una cosa che ho notato subito è che, a differenza di quanto mi avevano detto, questo gioco praticamente non è stealth. La componente stealth è minima e, comunque, evitabile, in quanto i nemici possono essere eliminati con un solo colpo così come avviene con noi.
I boss. I boss sono particolari. Molto particolari. Molto, molto particolari. Il primo va affrontato CIRCA come Ripper Roo, quindi saltando su rottami sull'acqua e evitando i suoi colpi. Il secondo boss è un cane gangster sotto steroidi che va eliminato accendendo delle luci che, immagino, gli facciano male. Il terzo boss va affrontato con un rhytm game, ed è il più particolare. Il quarto è un panda che fa kung fu (questo solo per dire che non è WoW ad aver copiato questa cosa, è tutto un magna magna) e va picchiato, fine.
Il boss finale è introdotto bene. Cattivo di famiglia, non va mai picchiato veramente come un boss normale, ma affrontato attraverso minigiochi vari e abbastanza godibili, sebbene sia un po' lungo arrivarci (tutto il capitolo finale è un insieme di minigiochi). E il finale è degno di essere chiamato tale, un po' sbrigativo per alcune cose, che lascia spazio ad un seguito con delle buone premesse.
Ripeto, mi pento incredibilmente di non avere mai giocato questo gioco prima, ma ora finalmente posso rimediare e, se mai me ne ricorderò, appena finiti tutti i primi tre giochi comprerò anche l'ultimo uscito.
Aaaaaah, i bei giochi di una volta...

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