giovedì 16 gennaio 2014

Il grande lebowski, (da me) spiegato male e scritto peggio.

Perdonatemi davvero se il primo articolo dei miei 21 anni (compiuti il 15 gennaio, tanti auguri a me) non è un articolo come ve lo immaginereste. Perdonatemi, veramente, ma non saprei su cosa scriverlo e ho voglia di scriverlo. Per cui, non volendo scrivere il secondo episodio di "Grifone vs tutti" (il primo è QUI, ho evitato di pubblicizzarlo perché poteva veramente offendere qualcuno che conosco e non volevo litigare) mi limiterò a parlare a modo mio di un film che ho visto recentemente e di cui ho bisogno di parlare. Preparatevi al nulla condito di niente, perché oggi parlo del Grande Lebowski.

Mi rendo conto di aver visto il film troppo tardi, davvero, non posso iniziare in nessun altro modo se non così. Uscito nel 1998, il Grande Lebowski (the Big Lebowski) è un film che mi hanno consigliato molte persone ma che, per motivi vari, ho sempre evitato di vedere. Non perché non mi interessasse come concetto, ma perché....non avevo capito pienamente di cosa trattasse. Subito pensavo fosse un film noir-comico pieno di sangue, sparatorie e morti (giuro), poi mi è stato rivelato che in realtà si tratta di un film comico, grottesco e surreale, in cui letteralmente nulla è quello che sembra. Il protagonista, Drugo (in inglese Dude, ma in effetti tradurlo letteralmente avrebbe fatto schifo), vive la sua vita nella calma più totale. Non ha aspettative, non ha un lavoro, non ha niente: vive alla giornata e non si lamenta di nulla. Così, quando un giorno viene scambiato per il suo omonimo Jeffrey Lebowski e subisce angherie da parte di alcuni malavitosi (che gli urinano pure sul tappeto), decide di andare da quest'ultimo, ricchissimo, per essere risarcito dei danni. Da qui, dalla semplice richiesta di risarcimenti per un tappeto del valore di tipo dieci dollari, si sviluppa una trama tra le più contorte e assurde che mi sia mai capitato di vedere, con situazioni esilaranti e personaggi così irreali da essere credibili. Ci sono dei cattivi nel film, è vero, ma non sono veramente cattivi: tutti vogliono solo trarre profitto dalla situazione che fa da perno alla pellicola (la sparizione della mogliettina del ricco Lebowski) a modo loro. Aiutato da Walter Sobchak, suo amicissimo, Drugo dovrà svolgere il ruolo di corriere per recapitare i soldi ai rapitori della signora Lebowski e poter incassare la ricompensa/risarcimento. So che detta così (male, tra l'altro, ma chiedo perdono) non sembra nulla di particolare. Però fidatevi, cazzo, FIDATEVI. Se qualcuno tra quelli che stanno leggendo queste righe non ha mai visto questo film, lo vada a vedere subito. I comportamenti del Drugo, la sua filosofia di vita, il personaggio di Walter, i personaggi di contorno, tutto ciò che è presente in questo film è una trovata geniale, ogni singola scena è piena di citazioni e il colpo di scena finale acchiappa veramente tanto lo spettatore.
10/10, eletto miglior film degli anni passati nel suo genere (che poi, non saprei in che genere metterlo). Questo è un classico per tutti i gusti.
State per entrare in una valle di lacrime.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.