mercoledì 5 marzo 2014

Superman: godfall, il Superman contro il razzismo.

Cosa ci piace di Superman? Ognuno ha il proprio motivo: il costume, la morale, i poteri, i comprimari...Personalmente, io penso che la cosa migliore di Superman sia ciò che esso rappresenta per il resto della popolazione, ma è una mia opinione. Tutto questo per dire cosa? Che, qualsiasi cosa vi piaccia di Superman, "Godfall" la ignorerà e vi regalerà una saga in cui il nostro superuomo è una nullità in una Krypton di nuovo viva, con un lavoro governativo insoddisfacente e una moglie amorevole. Oltre a un sacco di alieni maltrattati dai kryptoniani a causa del razzismo. Giuro.
Non sono le premesse migliori, vero?
Scusate se l'inizio è stato un pelo sottotono rispetto al solito, non ne capisco nemmeno io il motivo. Sarà che mi trovo in uno di quei momenti in cui devo parlarvi di questa saga e del motivo per cui sia godibile ma nemmeno troppo, solo che...non ci sono molti punti su cui focalizzarsi.
"Superman: godfall" parte come un "what if?" ambientato, come detto precedentemente, su Krypton ancora integro in cui la popolazione kryptoniana e i non-k si trovano a convivere. Indovinate indovinate? Gli abitanti originari del pianeta hanno comportamenti razzisti verso gli alieni, con addirittura un corpo di polizia che da loro la caccia per...qualche motivo che non mi è stato molto chiaro...
In questo mondo particolare si muove il nostro Kal-El, funzionario di basso rango del governo sposato con una aliena, l'unica a cui sia permesso lavorare al terraformatore del pianeta (che viene citato spesso ma che non mi pare ricopra un ruolo importante nella narrazione). Un giorno, viene preso di mira da un gruppo di terroristi alieni che tentano di ucciderlo e, sotto un raggio di un sole giallo spuntato da chissà dove, acquisisce i poteri del leggendario Superman, la divinità del pianeta che ha salvato Krypton dalla distruzione. 
Sono le primissime pagine, non vi sto spoilerando nulla, davvero. Comunque, verso metà volume la storia viene totalmente stravolta e tutti gli elementi misti qui sopra, i poteri, la moglie, il razzismo (soprattutto) e la polizia si uniscono fino a creare una mistura esplosiva riassumibile con una parola: CAOS.
Quando i nodi vengono al pettine, tutto si incasina in modo assurdo, con una storia che sembrava fuori dalla continuity e invece è in continuity, così vengono citati avvenimenti non presenti nel volume (e che lasciano solo ulteriormente perplesso il lettore) e la storia finisce lasciando una gigantesca porta aperta per un eventuale seguito che non ho idea se ci sia stato o no in quanto ai tempi non leggevo assolutamente Superman. Per cui, apprezzo la volontà della rw di rilasciare storie inedite in italia e relativamente famose in patria (a quanto ho capito, ma magari mi sbaglio), ma penso anche che buttare una storia così in continuity quasi senza avvertire il lettore sia una mossa che definire azzardata è dire poco, che si risolve poi in Superman che abbatte le barriere razziste e rende di nuovo tutti amici. Giuro.
Peccato, peccato. Aspettavo davvero tanto questo volume e mi ritrovo a doverne parlare abbastanza male.
Tipo che se dovessi dargli un voto sarebbe un 7/10 proprio stando larghissimi. E per me dare un voto inferiore al OMGCOSAHOAPPENALETTO a Superman è una enorme eresia. 
Chiudo, un saluto a tutti, non compratelo se non avete soldi da sprecare e se anche lo compraste non aspettatevi nulla.
Shaorat-zee!

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