lunedì 27 maggio 2013

Un anno di action comics, la poesia di Morrison (non quello che canta)

Lo sento nelle palle, dice il saggio. Il momento è arrivato. Ne avevo già parlato qualche articolo fa di questo progettino (che sicuramente non andrà tutto in porto ma vabbé oh, io ci provo e chi s'è visto s'è visto) ma avevo anche detto che avrei iniziato solo una volta letti i numeri 13 delle quattro testate DC che seguo (per i nuovi arrivati nel blog, Batman, Superman, Justice League e Wonder Woman). Ovviamente, come al solito, ho mentito spudoratamente. Questo perché, pensandoci, ho capito che fare quattro articoli in cui parlo alla fine di 36 numeri complessivi (12 numeri per ogni testata contenuta nello spillato) sarebbe stato un po' pretenzioso e si sarebbe tradotto in un sicuro wall of text (muro di testo, di parole, 'somma 'na pagina piena piena di cose scritte fitte, come le condizioni d'uso) che nessuno avrebbe apprezzato, salvo i feticisti del blog. Quindi nessuno, ripeto. Partendo adesso, avendo così tante serie di cui parlare, indovinate l'argomento di oggi....? Scontato, scontatissimo. I primi dodici numeri di action comics, la serie che ha reintrodotto il Superman (SUPERMAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN) delle origini, quello che si faceva figo salvando la gente e andava in giro in jeans e maglietta stampata dal tipo sotto casa che poi nessuno gli crede ma ve lo giuro gliele ha stampate lui oh (e non mi invento nulla, si vede in un certo numero che non ricordo). Immagine di rito e poi si parte.

Fin dall'inizio, dalle prime pagine del primo numero, si può notare subito una cosa: questo non è ancora il Superman che conosciamo tutti. Non è adulto, non ha una grande storia alle spalle (è comparso a Metropolis solo da sei mesi) e, in generale, non è ancora l'emblema di giustizia che il mondo rispetta. Anzi, si fa vedere come un ragazzino impulsivo, irrompendo nel palazzo del boss malavitoso della città e minacciando di scaraventarlo giù dai mille mila piani che compongono l'edificio. Ovviamente non lo fa, ma era solo per far capire l'ambientazione generale. Dovendo reintrodurre il personaggio, ci vengono subito spiegate alcune cose fondamentali: Clark Kent è orfano (Jonathan e Marta sono morti anni prima dell'inizio della narrazione), vive a Metropolis e lavora per il Daily Star, il giornale rivale del ben più famoso Daily Planet. Non sta con Lois Lane, sebbene si conoscano, è ugualmente amico di Jimmy Olsen (NON Jenny Olsen, la misteriosa versione femminile che dovrebbe apparire in "Man of steel") e vive in un appartamento di proprietà di una signora con un nome impronunciabile che mi rifiuto di scrivere. La città lo teme, ne ha paura, Lex Luthor è deciso a catturarlo per dimostrare come l'alieno sia un pericolo per l'umanità, mentre il generale Lane (il padre di Lois) lo vuole per poterlo esaminare e usarlo per creare una nuova stirpe di supersoldati (see what I did there?).
Sfuggito alla schiavitù per un pelo, dopo essere stato catturato da Luthor, Clark scappa e ritrova, durante la fuga, la sua vecchia astronave (quella che lo ha portato sulla terra). Flashback, in un sogno rivede gli ultimi istanti di vita di Krypton e dei suoi genitori, Jor-el e Lara Lor-van, che lo mettono in quello stesso razzo per salvarlo e donargli una vita normale. O meglio, una vita da dio tra gli uomini. Storie di poco conto, arriva Braniac 1.0 sulla terra e imbottiglia Metropolis, così il nostro eroe dovrà trovare un modo per salvare la città e i suoi amici.
Per i neofiti: Brainiac è un organismo alieno che ha il compito di imbottigliare, al fine di preservarle, tutte le forme di vita dell'universo, o roba così. Ne parlo molto vago perché nemmeno io ho mai capito bene quale sia la sua funzione profonda, oltre all'imbottigliare le cose.
Mentre Superman si scontra con John Corben, alias il criminale Metallo, soggiogato da Brainiac in modo da usarlo come sua personale scimmia volante, il dottor John Henry Irons indossa la sua armatura per aiutare il superuomo nel suo combattimento, diventando il supereroe Acciaio, ma questa è una cosa che immagino verrà approfondita in futuro. Clark va sull'astronave di Brainiac, piglia a pugni Metallo e il cattivo appena nominato, indossa un'uniforme kryptoniana conservata per collezione (ottenendo il suo costume di sempre, quella meraviglia della natura rossa e blu) e facendo tornare Metropolis alle sue dimensioni normali. Nel mentre, Luthor scappa e non si vede più, impegnato chissà dove a immaginare come uccidere il suo nemico di sempre. Superman, come salvatore della città, viene finalmente apprezzato dai suoi abitanti e diventa una figura di riferimento per la popolazione, che lo vede finalmente come un vero eroe.
Nel numero successivo, vi è un intermezzo con il Superman di terra-23, che è semplicemente Obama con i superpoteri. No, non sto scherzando, giuro, cercatelo se non mi credete.
Il ciclo successivo, di soli tre numeri (mi pare), riguarda il "superman dimenticato", ovvero un ragazzino con superpoteri atterrato poco distante dalla fattoria dei Kent e cresciuto da degli incompetenti che lo hanno trattato come un mostro. Ovviamente poi sbrocca e va a cercare Clark per vendicarsi per qualche motivo: nel mentre, distruzione gratuita, la nipote di Lois che dimostra di possedere un qualche tipo di potere e Lois che sta morendo per le ferite inflitte dall'altro superman (minuscolo, per evidenziare il disprezzo).
Tutto si risolve bene, sberloni kryptoniani, quel tizio che sparisce per andare da qualche parte, la nipotina con i poteri viene rapita da un tappo che si era già visto a intervalli lungo tutta la serie e che non so chi sia e....il resto l'ho capito. Ho trovato questa parte un po' confusionaria, ma immagino che una volta finita totalmente questa saga tutto mi risulterà più chiaro.
Mio voto su quest'anno di action comics: 9/10, perché è scritta da dio e, sebbene i disegni a volte siano orribili (ogni tanto il disegnatore fa i personaggi strabici, giuro), anche l'occhio viene più volte appagato con piccole trovate da far sbavare i fan.
Ho scritto tutto questo per invogliare quelli che dicono "non ho seguito la serie" a cominciare a prendere questo spillato: la qualità è ottima (tolti alcuni episodi della serie "Superman", che non è la stessa cosa, specifico) e ci permette di conoscere un personaggio troppo spesso definito "brutto perché troppo potente". Teste di cazzo, parlate senza sapere. Nove volte su dieci chi insulta Supes per questo motivo non ha mai letto nemmeno una striscia dei suoi fumetti e decide che cagare sentenze gratuite è più facile che informarsi.
Spero che la qualità rimanga a questi livelli, perché siamo davvero a punti da sbavo, miei amatissimi lettori.
Oh, scusate per il wall of text.
Un saluto a tutti, buon divertimento nelle vostre attività ludiche!

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