venerdì 14 settembre 2012

Recensione punisher noir....eh vabbè.

Come promesso, finalmente. Punisher noir, uno dei due volumi che mi hanno convinto a iniziare questa serie di graphic novel. Dando per scontato che conosciate il personaggio, chi più chi meno, come si presenta questa versione noir? Beh, il tutto inizia nel solito contesto. Grande depressione, pochi soldi, mafiosi e gente che sclera. Alla radio, un personaggio fittizio chiamato "Punitore" fa impazzire il pubblico, vedendo visto come un ideale salvatore della città. Frank Castellone jr. è un bambino, orfano di madre, che vive con suo padre, Castellone sr. Durante un normale giorno lavorativo, il padre prende a botte per l'ennesima volta degli sgherri mafiosi andati a chiedergli il pizzo. Ovviamente, il capo mafia si rompe le palle e manda i suoi sgherri a ucciderlo. E che sgherri: Barracuda e Mosaico. Dopo la prima metà (si, l'ho riletto un ora fa: metà albo) di introduzione, la vera storia, con il vero Punitore, inizia. Spoiler: il Punitore è Frankie jr. La sua missione, quindi, sarà di vendicare il padre, uccidendo i due sicari e la donna misteriosa che era con loro. Colpo di scena finale molto impressionante, davvero, che mi ha sorpreso e stupito non poco. Quindi, potreste pensare, perché mi lamento? Mi lamento, cristo, perché la storia è troppo veloce! Tutto succede in poche sequenze, Barracuda viene ammazzato in due pagine, Mosaico pure e lo scontro finale dura giusto qualche pagina in più! Avevano uno spunto narrativo interessantissimo, ricco di potenzialità, e sono riusciti a trasformarlo in un prodotto mediocre come tanti altri! Davvero, questo volume mi ha molto deluso. Comunque, passiamo alla parte più tecnica. Frank Tieri, sebbene l'eccessiva velocità con cui scorre il volume, sceneggia bene il tutto. I dialoghi sono interessanti, in grado di intrattenere e di immergere il lettore nell'atmosfera noir del volume. I disengi di Paul Azaceta, invece, non mi hanno fatto impazzire. Sia chiaro: le ambientazioni sono rese molto bene! La sua pecca più grande, a mio avviso, sono le facce dei personaggi: a volte sembrano molto grottesche, e risultano perfino bruttine da vedere, a primo impatto. Altra cosa che non mi è piaciuta assolutamente è la resa della maschera del punitore. Davvero, a volte più che un passamontagna con un teschio sopra sembra un enorme calzino cucito a casaccio. Scandaloso, da quel punto di vista, Tomm Coker mi è piaciuto moooolto di più.
In definitiva: che ne penso di questo "Punisher: noir"? Beh, per prima cosa è un volume senza infamia e senza lode: intrattiene, piace pure, ma non lascia il segno come Devil. In secondo luogo, è un modo interessante per vedere il Punitore in uno scenario diverso da quello a cui siamo abituati, capace di cambiare radicalmente la psicologia del personaggio, da oscuro vigilante che vuole vendicare moglie e figli a semplice ragazzo diventato orfano troppo presto (secondo i miei calcoli ha una ventina d'anni) che decide, giustamente, di vendicare il padre. Simpatico anche il cameo di Soap che, seppur non facendo niente di rilevante, fa sembrare il tutto più familiare.
La mia recensione è finita! Spero che vi sia interessata, spero di avervi fatto venire voglia di leggere il volume e vi consiglio di tenere d'occhio il sito della panini per tutte le nuove uscite interessanti in ambito marvel.
Un saluto a tutti!

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