martedì 9 ottobre 2012

Recensione Iron Man noir e la pochezza di X men

Iniziando, una cosa: mi sento il tipico nerd panzone mezzo sdraiato sulla sua sedia, in questo momento, causa cena troppo abbondante. Ma, alla fine, sono queste le bellezze della vita!
Salve a tutti, sono in dirittura d'arrivo con i Marvel Noir, in quanto ormai mi manca solo Luke Cage da leggere! Non sto più nella pelle, davvero...anche se, arrivato a questo punto, posso ormai esprimere, con tutta tranquillità, un giudizio riguardo il progetto complessivo, ma di quello me ne occuperò alla fine dell'articolo. Partiamo con uno dei noir più belli, a mio avviso, di questa testata: Iron Man. Premessa: questo fumetto non è ASSOLUTAMENTE un noir, in quanto non ha nulla che possa ricollegarlo a questo genere. Piuttosto, è un gigantesco tributo a Indiana Jones e a quel filone del cinema d'avventura. Un tributo EGREGIO, davvero! Il volume ci mostra un Tony Stark diverso dal solito, impegnato a cercare una mistica cura alla malattia che lo sta lentamente uccidendo (non ho capito di preciso cosa sia, ma ha a che fare con il suo cuore che non batte e che ha bisogno di essere ricaricato come una batteria) tramite imprese folli e avventure al limite dell'impossibile. Nella sua ricerca, Tony finirà, insieme a Rhodey, Pepper e al capitano Namor, nella leggendaria città di Atlantide per poter recuperare il tridente di oricalco di Nettuno, al fine di usarlo come una batteria illimitata con cui aiutare il mondo (e il suo povero cuore). I nemici, in questo caso, sono il barone Zemo (protagonista di uno dei colpi di scena più EPICI visti nell'intera serie, paragonabile solo alla sorpresona di Devil e X men noir), il barone Von Strucker e Madame Masque. Non proprio i più memorabili, colpo di scena a parte, ma non stonano nel complesso generale, quindi tutto a posto. I disegni sono ottimi, la narrazione pure, la storia intrigante e le varie citazioni messe ad opera d'arte (i giornali in cui appare M.O.D.O.K., il Mandarino rappresentato da un giocattolo...) rendono questo volume tra i più consigliati dell'intera serie e, in generale, super consigliato per tutti.
Ma poteva finire tutto bene? No, ovviamente, no. C'era un altro volume ad aspettarmi.
Il seguito di uno dei miei noir preferiti, il seguito di X-men noir, ovvero: X-men noir, il marchio di cain.
Già dal titolo, onestamente, sentivo puzza di merdata. Però il finale del primo lasciava ben sperare, con Angelo (non Warren, ma l'angelo apparso in dei fumetti vecchi vecchi e su cui so ben poco, scusate l'ignoranza), Ciclope e Logan che si apprestavano ad andare a Madripoor, altro storico luogo della mitologia dei mutanti. Disegnatore e scrittore sono gli stessi del primo volume, e allora dove toppa questo fumetto?
In tutto, a mio avviso. La storia parte dalle premesse più banali di sempre: Cain Marko, il fenomeno, tradisce i nostri "eroi" e li fa rimanere senza più un centesimo. Per cui, trovano uno stratagemma idiota che non ripeterò perchè mi viene odio solo a pensarci che dovrebbe permettergli di scappare. Ovviamente tutto va male, altri tradimenti, colpi di scena patetici, titoli di coda. Che schifo. Ma non è tutto.
Dopo la storia principale, panini, per amore di completezza, ha messo anche la miniserie dedicata ad Arma X, che qui scopriamo essere una persona, non un progetto di qualche tipo. In poche parole: brutta, noiosa e piattissima fino alla fine. Quindi! Questo volume fa totalmente schifo? Cazzo, si. Non ha spunti narrativi decenti, non interessa, non raggiunge lo stupore provocato dal primo volume, non ha colpi di scena VERI, i personaggi secondari sono buttati li a caso ancor più che nel primo capitolo e i protagonisti sono inutili ai fini della trama, eccetto il solito Angelo. Cioè, mi ero illuso di poter vedere più azione con Wolverine, e invece mi ritrovo con l'ennesimo fumetto fatto di pippe mentali sulla tematica "Io sono tuo fratello gemello no aspetta ti trollavo sono sempre io". Pena, pena, pena, pena. Non ho altro da aggiungere. L'unica nota positiva, a mio avviso, è la resa dell'helicarrier shield, qui interpretato come un sottomarino volante o roba simile. Carino ma nulla di più, non salva dal fango un volume condannato in partenza.
Considerazione generale: il progetto Marvel Noir ha fatto bene a chiudere. So che è brutto da dire, ma è la verità. Si nota una generale mancanza di idee, e dove anche le idee ci sono manca lo spazio per poterle sviluppare. Tra piccoli gioiellini ( comeDevil) si nascondono anche troppe storie penose, schifose e inutili, che non fanno altro se non rovinare la reputazione che questa serie poteva essersi creata. In generale, li consiglio quasi tutti solo ai fan in cerca di qualcosa di nuovo. Per il resto fuffa, si possono beatamente risparmiare soldi.
Ultima cosa: finalmente, a breve uscirà il secondo volume di Pantera Nera, impegnato nelle sue mirabolanti avventure a Hell's Kitchen, e ovviamente non vedo l'ora! A breve anche possibili news su Marvel Heroes, se il cielo me lo consente.
Un saluto a tutti!

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