Comunque, la trasferta è stata abbastanza proficua, sebbene non quanto mi aspettassi: purtroppo la mia sfiga mi ha impedito di mettere le mani su "Superman: red son" e su altra roba tipo il primo numero di "Cappuccio rosso e i fuorilegge", ma immagino che prima o poi mi rifarò. Forse.
Alla fine, che malloppone ho portato a casa? Da una parte robetta, ovvero "One Piece 66" e "Shaman king perfect edition 27" (preso in modo da avere il vero finale, sebbene una parte mi manchi ancora), dall'altra roba che aspettavo con ansia, ovvero "Devil: season one", graphic novel che racconta le origini del supereroe, e "Pantera Nera, l'uomo senza paura 3", con la parte conclusiva della saga di T'Challa a Hell's Kitchen. Perché lo sanno tutti, se almeno una volta nella vita non hai sostituito Devil non sei proprio nessuno.
Nel mezzo, "Catwoman 1". Come, Catwoman?
Si, per un motivo particolare: volevo accertarmi che fosse un fumetto mezzo porno. E lo è eccome, sissignore, ma ne parlerò un'altra volta, forse. Comunque, letture interessanti, sebbene One Piece ormai emozioni quanto svegliarsi il lunedì mattina per andare a fare una verifica di chimica. Ovvero ciò che accadrà domani, ma questa è un'altra storia. Detto ciò, su cosa intendo soffermarmi in questo soleggiato pomeriggio domenicale? Dai, non fate finta di non avere letto il titolo.
Finalmente questa saga giunge alla conclusione! E mi è piaciuta un sacco, eh, prima che pensiate male: Pantera è un supereroe dannatamente figo, interessante e noir, e questo ciclo di storie lo ha solo confermato.
Motivi che lo fanno entrare sul podio dei miei personaggi preferiti, classifica che prima o poi farò.
Comunque, dicevo. Il ciclo è arrivato alla sua conclusione con un numero che, sulla carta, ha tutte le caratteristiche per rivelarsi esplosivo: Pantera contro Kingpin, intenzionato a mettere le mani sul Wakanda.
Oltre al ciccione-capo della mano, abbiamo anche Lady Bullseye (qualcuno una volta disse che la marvel, quando ha carenza di idee, si diverta a creare versioni femminili degli eroi e dei cattivi) e Thypoid Mary, ex fiamma di Devil e psicopatica mutante. Simpatia.
Va fatta una premessa: questo volume è esattamente come uno se lo aspetta. O meglio, è esattamente come un fan vorrebbe che finisse la sosta di un uomo nel quartiere del cornetto rosso: con una mega scazzottata tra l'eroe di turno e il supercattivo, ovvero Wilson Fisk. T'Challa, in questo volume, è determinato a farla pagare al suo rivale che si è spinto un pochettino troppo oltre, iniziando ad eliminare i membri del consiglio della banca wakandiana a New York: questo per poterli poi sostituire con fantocci da manovrare a suo piacimento e avere accesso alle risorse del suddetto paese. Il nostro uomo-micio non ci sta, e parte alla controffensiva, aiutato anche da Luke Cage e Falcon. Mi fermo un attimo, prima considerazione: nel primo numero si era fatto aiutare dall'Uomo Ragno, rifiutando invece l'aiuto del power man (ndr: ovvero Luke Cage). Per quale motivo, allora, in questo numero gli unici supereroi che appaiono sono di colore? Non lo dico con malizia, ma sembra seriamente che abbiano pensato "facciamo la lega degli straordinari uomini neri che difendono il paese africano, sarà divertente!". No marvel, no. Per quanto io li apprezzi, questa cosa mi ha dato un pelo fastidio perché l'ho trovata molto forzata.
Dopo una prima fase passata a proteggere l'unica superstite del già citato consiglio bla bla, T'Challa passa alla cotroffensiva aiutato dai suoi superamici e attacca direttamente Shadowland, l'edificio che contiene la base della Mano, la terribile setta di assassini ninja. Qui, tra legnate varie, scontri con gli sgherri di Kingpin e il fantastico combattimento finale, riuscirà ad avere la meglio sul proprio rivale e a salvare la situazione. Tra l'altro, arriva a dargli una mano anche la sorella Shuri, la nuova regnante del Wakanda. Ovvero la pantera nera femmina. Giusto per ritornare al discorso di prima sulle controparti femminili.
Il volume si conclude con il ritorno di Murdock a Hell's Kitchen che congeda l'amico dandogli il permesso di tornare nel paese natio. Ovviamente, prima di andarsene, T'Challa si concederà un'ultima notte di divertimento contro il crimine, che ovviamente non si vede e serve solo a fare la scena figa di chiusura.
Bel numero, davvero, mi mancherà aspettare il nuovo volume di questa saga. Ma, come tutte le cose belle, prima o poi deve finire, magari senza aspettare che la qualità delle storie cali vertiginosamente.
In conclusione: procuratevi questi tre numeri e leggeteli, invece che prendere manga random che fanno cascare le palle.
Si, ormai odio i manga.
Un saluto a tutti!
"La lega dei fantastici NerAmici!"
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